Disabili, braccio di ferro con Bologna
Si è riunito ieri il Gruppo interistituzionale. L’assessore provinciale alla scuola: condivido la protesta.
Alunni senza il sostegno, i sindacati: esposto in Procura se non arrivano i docenti
PIACENZA. Trentasei alunni disabili senza sostegno, la partita adesso si sposta definitivamente a Bologna, alla sede della Direzione scolastica regionale a cui verosimilmente verranno trasmessi i documenti redatti dal Glip – il gruppo di lavoro interistituzionale di tipo tecnico – riunitosi ieri all’Usp di Borgofaxhall. «I diritti di questi bambini sono inalienabili – sono tornate ieri a denunciare la Flc Cgil e la Cisl Scuola – e pertanto non ci rassegniamo: se dalla Direzione regionale arriverà una risposta negativa circa la disponibilità di nuovi posti di sostegno, valuteremo l’opportunità di presentare un esposto alla Procura di Piacenza», hanno detto i sindacati, sottolineando anche «la gravità del fatto che tale riunione sia stata convocata dopo 2 mesi e su nostra sollecitazione». Le ultime indicazioni ufficiali arrivate da Bologna sull’emergenza dei 36 alunni disabili certificati parlavano di una imminente riunione del Glip piacentino (quella avvenuta ieri mattina), e di un impegno della direzione regionale, di concerto con l’amministrazione scolastica piacentina, a risolvere il problema, con la precisazione, sempre da parte della direzione regionale che, «in buona sostanza dopo la chiusura delle operazioni connesse all’organico sono pervenute 36 nuove certificazioni». Certificazioni così distribuite: 3 alla scuola d’infanzia, 20 alla primaria, 4 alla secondaria di primo grado, 9 alle superiori, per un totale di 910 alunni certificati nell’intera provincia. «In questa riunione stiamo cercando di capire come si sono mosse le scuole», si è limitato a dichiarare ieri il dirigente dell’Usp piacentino Armando Acri. «E’ stato ribadito – ha riferito al termine l’assessore provinciale Paparo, presente al tavolo con la dirigente Antonella Dosi – che il diritto all’integrazione scolastica, così come il diritto a una certificazione che attesta uno stato di salute sono diritti indisponibili e indiscutibili. Non si possono nascondere ovviamente le difficoltà nel reperire le risorse necessarie. Ma condivido pienamente la posizione del Glip che chiede all’Amministrazione scolastica di assegnare i docenti nel numero adeguato a garantire l’integrazione scolastica degli alunni e studenti disabili, come già fatto da me con una lettera al direttore dell’Usr, Marcello Limina da cui, fin qui non ho ancora ricevuto risposte, che saranno sollecitate nuovamente». Si unisce al grido di allarme il Comune di Fiorenzuola, con l’assessore Nicoletta Barbieri (Comune con 3 alunni totalmente sprovvisti di sostegno): «C’è il rischio di non riuscire a dare risposte a questi ragazzi. All’Ufficio regionale chiediamo un segnale forte, siamo disposti a farci sentire anche dal ministro Gelmini».
Simona Segalini (simona.segalini@liberta.it)